ALPINISM

Anna Torretta

Andiamo in ordine cronologico: a 12 anni scala il suo primo 4000 (Gran Paradiso), a 13 la sua prima parete nord alpina (Piccola Ciamarella), a 18 la Via degli svizzeri sul Grand Capucin e a 24 il Supercouloir sul Mont Blanc du Tacul.

Dopo una laurea in architettura con una tesi intitolata "Rifugio bivacco a 3500 metri", seguono innumerevoli ascensioni su ghiaccio e roccia, tra cui spiccano le salite in solitaria di Polar Circus in Canada e Zodiac su El Capitan. Tuttavia, Anna Torretta (Torino, 1971), nel frattempo diventata guida alpina professionista, non ha intenzione di accontentarsi: colleziona ottimi risultati nelle competizioni ed eccelle nell'arrampicata mista moderna, sfidando la via Colton-McIntyre sulla parete nord delle Grandes Jorasses. Poi si mette alla prova sull'Ama Dablam (6856 m, in solitaria) e sulle montagne dell'Afghanistan fino a tentare il Cho Oyu (8201 m) nel 2010.

Dopo aver trascorso alcuni anni a Innsbruck (dove ha fondato la scuola di alpinismo femminile "Avventura donna"), nel 2004 si è trasferita a Courmayeur, dove tuttora vive lavorando come guida alpina.