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Vertigo stories.
Vertigo: il kit essenziale dell’alpinista. La nostra collezione più tecnologicamente avanzata.Sviluppato per affrontare qualsiasi clima e condizione sulla terra, Vertigo è un kit ad alte prestazioni concepito per stare in un singolo zaino. Pronto per sfidare gli elementi, ovunque.
Per dimostrarlo, abbiamo testato Vertigo in un luogo dove montagna e scienza si incontrano: il TerraXcube di Bolzano, nel cuore delle Dolomiti.Qui le tempeste vengono ricreate all'interno di quattro mura: le temperature crollano, i venti sibilano e i climi più estremi della Terra prendono forma sotto un tetto. In questa camera delle tempeste, Vertigo ha dimostrato il suo valore. Questa è la storia di come l’abbiamo testato.
Fase 1.
I protocolli di test.
Tutto ha avuto inizio con la selezione di tre atleti dal team Montura: Hervé Barmasse, Nives Meroi, e Romano Benet.Dopo un accurato controllo medico, ogni atleta è stato dotato di sensori biometrici per monitorare come il loro corpo reagisse in condizioni estreme.Ogni battito, ogni respiro, ogni movimento è stato attentamente osservato. Dalla sala di controllo, il team EURAC ha supervisionato l’operazione, pronto a intervenire se necessario.È così che abbiamo misurato la vera performance dei nostri prodotti, fino al minimo dettaglio.
Fase 2.
Weather-ready.
Successivamente, abbiamo esposto Vertigo agli elementi. Tra le mura di Eurac.
Abbiamo iniziato con un’esposizione controllata all’acqua: litri e litri di pioggia sono caduti con intensità e umidità attentamente regolate. Ogni goccia contava.Poi abbiamo aumentato l’intensità. Vento e pioggia sotto pressione hanno ricreato condizioni simili a una tempesta, mettendo l’equipaggiamento alla prova, come se stesse affrontando i climi più estremi della Terra.È qui che abbiamo verificato che Vertigo fosse davvero pronto ad affrontare qualsiasi sfida che la natura potesse presentare.
Fase 3.
Thermo–adaptive.
Poi, la temperatura ha iniziato a scendere: -10, -20, -30 °C. Picchi termici estremi che hanno messo alla prova ogni fibra, ogni strato isolante e ogni cucitura. Di pari passo con l’aumentare del freddo, abbiamo aggiunto neve e vento, simulando una bufera. Ciò ha spinto l’equipaggiamento e gli atleti oltre i limiti ordinari. È in questo contesto che Vertigo ha dimostrato di saper sfidare il freddo più estremo, mantenendo alte le prestazioni termiche anche nelle condizioni più difficili.
Fase 4.
Ergo-Fit.
Per simulare movimenti reali, abbiamo impiegato un tapis roulant - anche se non specificatamente progettato per queste condizioni così estreme. I nostri atleti hanno camminato, arrampicato e si sono spinti ai propri limiti fisici - tutto mentre attorno a loro le condizioni cambiavano continuamente. È stata simulata l’altitudine: i livelli di ossigeno sono diminuiti. Ogni respiro è diventato una prova di resistenza.
Hervé Barmasse ha impiegato l’intero kit Vertigo tra le cime del Gran Sasso, mentre Nives Meroi e Romano Benet hanno aperto una nuova via alpina a 7.400 metri sul Kabru I.